giovedì 31 luglio 2008
incontrarsi....
martedì 29 luglio 2008
coraggio e temerarietà
Il coraggioso è colui che accetta il rischio, ma solo se ben calcolato: si lancia, ma controlla mille volte il paracadute.
Il temerario è colui che il rischio non lo vede neanche, non sa se ce la farà o meno...
da incosciente qual è si lancia nel vuoto... e casomai a metà volo gli viene in mente: "Oddio, il paracadute!"
Ma poi sorride di sé e pensa "Ma quanto è bello volare!"
...e nella vita ciò che conta è essere temerari!
Gianni Ciardo - Modi di dire Baresi
lunedì 28 luglio 2008
INDIVIDUA IL TUO STIPENDIO
puoi vivere senza di lui
sabato 26 luglio 2008
venerdì 25 luglio 2008
Estate 2008
curiosando
1) Originalmente, la Coca Cola era verde
2) Una mucca puó salire le scale, ma non puó scenderle
3) Nel 1987 American Airlines risparmió 40.000 dollari semplicemente
togliendo un'oliva a ciascuna delle insalate che serví in prima classe
4) La percentuale di territorio selvaggio in Africa è pari al 28%, nel
Nord America è del 38%
5) Il "Quac, Quac" delle oche non dá eco (non si sa perché)
6) Ogni re delle carte da gioco, rappresenta un grande della storia: re di
picche - David; re di fiori - Alessandro Magno; re di cuori - Carlo Magno;
re di quadri - Giulio Cesare
7) Moltiplicando 111.111.111 x 111.111.111 si ottiene
12.345.678.987.654.321
8) Se in una statua equestre il cavallo ha due zampe alzate significa che il
cavaliere morí in combattimento. Se il cavallo ha una delle zampe anteriori
alzata il cavaliere morí per le ferite riportate in battaglia. Se le quattro zampe
dell'animale sono appoggiate il cavaliere morí per cause naturali
9) Per legge, le strade interstatali degli Stati Uniti hanno almeno un miglio
rettilineo ogni 5. Questi rettilinei possono essere utili come piste di atterraggio
in casi di emergenza o in guerra.
10) Il nome "Jeep" deriva dall'abbreviazione, in uso nell'esercito americano,
dell'espressione "General Purpose", ovvero "GP".
11) Nel Pentagono esiste un numero di toilette doppio rispetto quello
effettivamente necessario. Il fatto è che, in origine, in ogni settore era previsto
un bagno per i bianchi e uno per i neri.
12) È impossibile starnutire con gli occhi aperti (so che proverete tutti!!!)
13) Lo scarafaggio puó vivere nove giorni anche se privato della testa,
dopodiché... muore di fame
14) Gli elefanti sono gli unici animali che non possono saltare (la natura è saggia)
15) Cervantes e Shakespeare, considerati i maggiori esponenti della letteratura
spagnola e inglese rispettivamente, morirono nello stesso giorno, il 23 aprile 1616.
16) L'altezza della piramide di Cheope è pari esattamente a un milionesimo della
distanza che separa la terra dal sole
17) La parola "cimitero" deriva dal greco "koimetirion" che significa "luogo per
dormire"
18) Anticamente, in Inghilterra, la gente poteva avere relazioni sessuali solo se
autorizzata dal re (erano eccettuati i membri - molto opportuno il termine - della casa
reale). Pertanto chi voleva un figlio, a seguito di regolare richiesta di autorizzazione,
riceveva un targa da apporre alla porta di casa, sulla quale era scritto "Fornication
Under Consent of the King", poi sintetizzato nella sigla "F.U.C.K." Da cui, la moderna
espressione americana...
19) Durante la guerra di secessione, quando le truppe tornavano agli accampamenti
dopo una battaglia, veniva scritto su una lavagna il numero dei soldati caduti; se non
c'erano state perdite, si scriveva "0 killed", da cui l'espressione OK nel senso di "tutto
bene".
20) Nel Vangelo di Matteo si legge "È piú facile che un cammello passi dalla cruna di
un ago che un ricco entri nel regno dei Cieli". In realtá San Gerolamo, che tradusse dal
greco al latino il testo, interpretó la parola "kamelos" come "cammello", mentre l'esatto
significato è "grossa fune utilizzata per l'attracco delle navi". Il senso resta sostanzialmente lo stesso, ma acquista molta piú coerenza. A parte ció, si spiega perché gli scaricatori del porto di Genova si chiamano "CAMALLI"
mercoledì 23 luglio 2008
le donne usano 9 parole
1) BENE: questa e' la parola che usano le donne per terminare una discussione quando hanno ragione e tu devi stare zitto.
2) 5 MINUTI: se la donna si sta vestendo significa mezz'ora. 5 minuti e' solo 5 minuti se ti ha dato appena 5 minuti per guardare la partita prima di aiutare a pulire in casa.
3) NIENTE: La calma prima della tempesta. Vuol dire qualcosa... e dovreste stare all'erta. Discussioni che cominciano con niente normalmente finiscono in BENE.
4) FAI PURE: e' una sfida, non un permesso. Non lo fare.
5) SOSPIRONE: e' come una parola, ma è un'affermazione non verbale, per cui spesso viene fraintesa dagli uomini. Un sospirone significa che lei pensa che sei un'idiota e si chiede perché sta perdendo il suo tempo li' davanti a te a discutere di niente (torna al punto 3 per il significato della parole niente).
7) GRAZIE: Una donna ti ringrazia; non fare domande o non svenire; vuole solo ringraziarti (vorrei qui aggiungere una piccola clausola - e' vero a meno che non dica "grazie mille" che e' PURO sarcasmo e no ti sta ringraziando. NON RISPONDERE non c'e' di che perché cio' porterebbe a un: quello che vuoi.
8) QUELLO CHE VUOI: e' il modo della donna per dire vai a fare in ***o.
Per la riposta della donna fai riferimento al punto 3.
martedì 22 luglio 2008
la vita è fatta di momenti
“ Se potessi vivere di nuovo la mia vita. Nella prossima cercherei di commettere più errori. Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più. Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato, di fatto prenderei ben poche sul serio. Sarei meno igienico. Correrei più rischi, farei più viaggi, contemplerei più tramonti, salirei più montagne, nuoterei più fiumi. Andrei in più luoghi dove mai sono stato, mangerei più gelati e meno fave, avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari. Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto della loro vita, sensati e con profitto; certo che mi sono preso qualche momento di allegria. Ma se potessi tornare indietro, cercherei di avere soltanto momenti buoni. Perché se non lo sapete di questo è fatta la vita, di momenti. Non perdere l'adesso. Io ero uno di quelli che mai andavano da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell'acqua calda, un ombrello ed un paracadute: se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero. Se potessi tornare a vivere comincerei ad andare scalzo dall'inizio della Primavera e resterei scalzo fino alla fine dell'Autunno. Farei più giri in calesse, guarderei più albe, e giocherei con più bambini, se mi trovassi di nuovo la vita davanti. Ma, vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.”
Yorge Luis Borges
lunedì 21 luglio 2008
Mentre qui manchi tu
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Che non è mai stato così blu
E chi se ne frega delle nuvole
Mentre qui manchi tu
Pomeriggio spompo di domenica
Come fanno gli altri a stare su
Non arriva neanche un po’ di musica
Quando qui manchi tu
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
Cosa c’entra quel tramonto inutile
Non ha l’aria di finire più
E ci tiene a dare il suo spettacolo
Mentre qui manchi tu
Così solo da provare panico
E c’è qualcun'altra qui con me
Devo avere proprio un aria stupida
Sai come è manchi te
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
Cosa c’entra questa notte giovane
Non mi cambia niente la tv
E che tristezza che mi fa quel comico
Quando qui manchi tu
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
domenica 20 luglio 2008
sabato 19 luglio 2008
accetta il consiglio... per questa volta
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare
un chewing-gum per risolvere un'equazionealgebrica.
I veri problemi della vita saranno sicu ramente cose che non t'erano mai
passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato... canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare
della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più
probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,
perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un 85nne.
Sii cauto nell'accettare consigli, mal sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.
giovedì 17 luglio 2008
Teorema del Barese
Il Barese è colui che vive a Bari. Il teorema del barese ne da una perfetta descrizione
Teorema Del Barese
Si può dimostrare che il vero barese:
- Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti, e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina
- Ricorda gran parte dei giochi di carte locali: famosissimo il tressette a perdere con la birra e la passatella (anche questa con la birra).
- Sa cosa significa stare " a 'iurm" (in un gioco di carte con annessa birra non poter bere a causa del regolamento di gioco).
- Ha mangiato almeno una volta i frutti di mare sul porto, contrastando la concorrenza sleale della costa di San Giorgio.
- Corollario 1: All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase "Giovane, spacchi due cozze".
- Corollario 2: Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.
- Corollario 1: All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase "Giovane, spacchi due cozze".
- Ricorda il San Nicola come un simpatico luogo di ritrovo per scambisti piuttosto che come stadio.
- Preferirebbe 30 anni di carcere piuttosto che leggere un libro di Raffaele Nigro.
- Molti di loro vogliono andarsene, perché la città non offre la libertà, ma nel complesso qualcosa di simile al Quartiere Libertà (chi è di Bari lo sa).
- Riconosce come sport olimpico il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sott.
- Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari e stemma della società accanto alla targa.
- Comunque e dovunque "meglio Polmone che Leccese"
- Dal 1990 al 1995 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola (lo stadio di Bari).
- Ha le maglie di Igor Protti, David Platt, Joao Paulo e Guerrero, mitiche stelle del Bari.
- Se di sesso femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.
- Consuma abitualmente, o lo ha fatto perlomeno una volta, sgagliozze e popizze. Altrimenti le vende.
- Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.
- Corollario: Sa tutte le battute di Emilio Solfrizzi in "Selvaggi".
- Ha visto con commossa partecipazione tutte le puntate de "Le Battagliere".
- Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra alla nonna o abbasso alla commare?) per il Bignami.
- Ha fatto almeno un bagno a Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre gialla, ma soprattutto affrontando l'impresa con la stessa fermezza con cui un induista fa le abluzioni nel Gange.
- Compra La Gazzetta del Mezzogiorno, ma la usa solo per foderare la cuccia del cane o la gabbia del canarino.
- A distanza di decenni è ancora convinto che Business e Gazzetta Affari servano a tappezzare la macchina quando ci si infratta.
- Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.
- Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.
- Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana.
- Ha assistito almeno una volta ad uno scippo a Bari vecchia.
- È stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti.
- Aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...
- Se ti ti presenti a lui col solito "Piacere, Nicola" ti senti rispondere "Questa è la mano e questa è la ciola"
- Conosce una sola certezza: La mort d'u pulp è la chpodd.
- Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.
- Conosce la Questura in quanto palazzo del piazzale di Battiti live. Se un po' più elevato, lo conosce in quanto palazzo accanto al parcheggio del Piccinni.
- Se un inglese gli scrive Kiss so love me, si guarda intorno per capire chi si è fottuto le uova dell'inglese.
- Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.
- Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.
- Se gli nomini il Bari, ti dice senza pensarci due volte che allo stadio non ci mette più piede fino a quando c'è Matarrese, anzi magari ce ne andiamo in serie C.
- Se va all'estero (cioè fuori da Bari), tramanda la nota tradizione del lancio dei tappi di Peroni appena stappati.
- Sa stappare le Peroni con: denti, forchetta, accendino. Solo i profani sanno però aprire una bottiglia di Peroni con un altra bottiglia di Peroni... ovviamente da tre quarti.
- È l'unico a conoscere cosa sia un taratuffo o una merosqua o il famosissimo "pesce birra" (specie rarissima e originaria della zona portuale cittadina, capace di galleggiare a mezz'acqua).
- Conosce a memoria tutti gli scherzi telefonici fatti dal signor Cacace.
- vuole a tutti i costi, o perlomeno desidera ardentemente, che Emilio Solfrizzi torni a fare programmi in dialetto barese, o che per lo meno si decida a fare un altro disco degli Oesais, magari una versione remixata per i giovani truzzi baresi.
- Corollario: ha almeno una volta imitato tali scherzi prendendo a caso un numero telefonico dall'elenco che si avvicinasse alla voce Guardavaccaro.
[modifica] Poesia sul polpo barese
La malasort du pulp bares
M-menz a tutte l'anmàl ca stonn ò munn stè iun ca ìind a 'mmar, affùnn affùnn, pass la vit sò ìind a nu mod stran, dìscene ca iè fess e ca mà advènd anziàn...
... U pulp! Tìnere d'cor, d'la pelòs se iè 'nnamràt e stu fatt, sop alla terr, tand s'ha sputtanàt, ca p'pizzcàu nan ge vol tand esperiènz, avàst nu spaghe, nu stezz d' plòs e la pascènz.
La chedd d'ù pulp, allòr, iè na vit amàr, ma ù chiù sfortunàt iè cudd ca nàsce Bàr: la vita sò, iè normàl, all'ald vann d' la terr, ma dò p' ìidde iè na traggèdiìe, iè pèsce d' na uèrr.
Appèn ven pizzcàt, accòm ved la prima lùsce, all'anvàm nu muèzzche n-gàp, angòr se ne fùsce; e minz stirdsciùt, p'ù dolòr e p'ù sckànd, ìind a nudd se send terà tutt l'ndràm.
Non fàsce attìmb a penzà: "Ma cuss iè matt?"... Ca ù Barès ù auànd e ù acchemmènz a sbatt che tutt la forz e le nirv sop alle chiangùn, le cirr s'arrzzèscene e ièss tanda sckùm.
La tortùr non ha fernùt, ù Barès insìst e fort scheduèsce ù pulp ìind ò canìstr: cert, p'tutt asìst la nascìt, la vit e la mort, ma chedd d'ù pulp barès iè na vera malasòrt!
[modifica] Traduzione in italiano
La malasorte del polpo barese
Fra tutti gli animali che esistono al mondo ce n'è uno che, nel mare più profondo, vive la sua vita in un modo strano, dicono sia un ingenuo e che mai diventi anziano.
...Il polpo, tenero di cuore, e del granchio, innamorato sulla terra, questo, è tanto conosciuto, che, per pescarlo, non occorre tanta esperienza: basta uno spago, un pezzo di granchio e la pazienza.
Quella del polpo è, allora, una vita amara, ma il più sfortunato è quello che nasce a Bari: la sua vita è normale, nel resto della terra, ma qui, per lui, è peggio di una guerra!
Appena viene pescato e vede la prima luce, subito un morso in testa, perché non scappi via; e, mezzo stordito dal dolore e dallo spavento, in un attimo si sente già svuotare il ventre.
Non fa in tempo a pensare: -Ma questo è matto!- Che il Barese lo afferra e comincia a sbatterlo con tutta la forza e i nervi, sugli scogli, i tentacoli si arricciano e fanno tanta schiuma.
La tortura non è finita, il Barese insiste, e con forza muove il polpo dentro un cesto; certo, per tutti esistono la nascita, la vita e la morte, ma quella del polpo barese è una vera malasorte!
differenza tra te e il tuo capo
Quando il tuo capo ci mette molto tempo, é accurato.
Quando non lo fai, sei pigro.
Quando il tuo capo non lo fa, é troppo occupato.
Quando fai un errore, sei un idiota.
Quando il tuo capo fa un errore, anche lui é umano.
Quando fai qualcosa senza che ti venga detto, é presunzione.
Quando il tuo capo fa la stessa cosa, é iniziativa.
Quando ti impunti, è testardaggine.
Quando lo fa il tuo capo, é fermezza.
Quando non osservi una regola di etichetta, sei maleducato.
Quando lo fa il tuo capo, é un tipo originale.
Quando dai ragione al tuo capo, sei un leccaculo.
Quando il tuo capo da ragione al proprio capo, é collaborativo.
Quando sei fuori ufficio, sei andato a spasso.
Quando il tuo capo e fuori ufficio, é per affari
Quando prendi un giorno di malattia, sei sempre ammalato.
Quando il tuo capo prende un giorno di malattia, deve stare veramente male.
Quando prendi un giorno di permesso, sei andato a fare un colloquio.
Quando il tuo capo manca per un giorno, é perché lavora troppo
CONSUMARE ALCOLICI
Cause / effetti / possibili soluzioni.
Sintomo: La parete di fronte a te è piena di luci.
Causa: Sei caduto all'indietro.
Soluzione: Posiziona il tuo corpo a 90° dal pavimento.
Sintomo: La tua bocca è piena di cenere di sigaretta.
Causa: Sei caduto con la faccia sul portacenere.
Soluzione: Ripulisci tutto e risciacquati la bocca con un buon gin-tonic.
Sintomo: Il suolo si sta muovendo.
Causa: Ti stanno trascinando.
Soluzione: Chiedi dove ti stanno portando.
Sintomo: Piedi freddi e umidi.
Causa: Il bicchiere è posizionato secondo un angolo scorretto.
Soluzione: Gira il bicchiere sino a quando la parte aperta è rivolta verso l'alto.
Sintomo: Piedi caldi e umidi.
Causa: Ti sei pisciato addosso.
Soluzione: Va ad asciugarti nel bagno più vicino.
Sintomo: Riflesso multiplo di teste che ti guardano fisso da uno specchio d'acqua.
Causa: Sei chino sul water, e stai cercando di vomitare.
Soluzione: Infilati le dita (in gola).
Sintomo: La gente produce un eco misterioso quando parla.
Causa: Ti stai mettendo il bicchiere del cocktail all'orecchio.
Soluzione: Piantala di fare il pagliaccio.
Sintomo: La discoteca si muove molto e la musica è molto ripetitiva.
Causa: Sei in ambulanza.
Soluzione: Non muoverti, possibile coma etilico.
Sintomo: Tuo padre sembra alterato e i tuoi fratelli ti guardano con curiosità.
Causa: Hai sbagliato casa.
Soluzione: Chiedi se ti possono indicare dove è la tua.
Sintomo: Una luce enorme della discoteca ti sta accecando.
Causa: Sei in strada ed è giorno.
Soluzione: Caffè, cornetto e ... sigaretta
Sintomo: il pavimento è torbido e sbiadito
Causa: stai guardando attraverso il bicchiere vuoto
Soluzione: riempi il bicchiere con un buon gintonic
mercoledì 16 luglio 2008
VIOLENZA SULLE DONNE
1) La prima cosa che i violentatori notano in una potenziale vittima è la pettinatura. E' più probabile che attacchino una donna con una pettinatura tipo coda di cavallo, treccie o
qualunque altra pettinatura che si possa strattonare facilmente. E' probabile anche che attacchino donne con i capelli lunghi. Donne con i capelli corti non sono vittime usuali.
2) La seconda cosa che essi notano è l'abbigliamento. Osservano le donne che
vestono abiti che si possano togliere o eliminare rapidamente. E' solito anche che attacchino donne che parlano al telefono o che stanno facendo altre cose mentre camminano: questo indica che sono disattente e disarmate e possono essere facilmente attaccate.
3) Le ore del giorno in cui i violentatori attaccano maggiormente le donne è a prima mattina, tra le 5:00 e le 8:30, e dopo le 22:30
4) Questi uomino attaccano in modo e in luoghi in cui possano portare la donna rapidamente in altri luoghi, dove non si debbano preoccupare di essere visti o arrestati. Se Lei tenta qualunque reazione alla lotta, i violentatori solitamente desistono approssimativamente in due minuti: credono che non ne valga la pena, che è una perdita di tempo.
5) Hanno dichiarato che non attaccano donne che portino con loro ombrelli o altri oggetti che
possano essere usati come arma a una certa distanza (le chiavi non li intimidiscono perchè per essere usate come armi, la vittima deve far avvicinare molto l'aggressore).
6) Donna, se qualcuno ti seguisse in una strada, vicolo o garage, o se stessi con qualcuno con fare sospetto in un ascensore o in una scala, guardalo direttamente in faccia e chiedigli qualcosa, tipo 'Che ore sono?' Se fosse un violentatore, avrà paura di essere successivamente identificato e perderá l'interesse di averla come vittima. L'idea è convincerlo che non vale la pena scegliere te.
7) Se qualcuno si presenta improvvisamente e ti afferra, grida! La maggior parte dei violentatori ha detto che lascierebbe andare una donna che grida o che non avesse
paura di lottare con lui. Ripeto: Essi cercano la VITTIMA FACILE. Se gridi, potrai mantenerlo a distanza ed è probabile che scappi.
8) Stai sempre attenta a quello che succede dietro di te. Nel caso in cui percepisci qualsiasi comportamento strano, non lo ignorare. Segui il tuo istinto.
E' meglio scoprire che ti sei sbagliata e prenderti solo paura al momento, ma hai la certezza che sarebbe stato molto peggio se il soggetto ti avesse attaccato realmente.
9) In qualunque situazione di pericolo, nel caso in cui tu debba gridare, grida sempre 'AL FUOCO! AL FUOCO!' e molte persone arriveranno (curiosi). Nel caso in cui gridassi AIUTO!, la maggior parte delle persone si asterrebbero per paura.
10) Invia questa e-mail a tutte le donne che conosci e anche agli uomini; questi possono mandarlo ad amiche, mogli, figlie, fidanzate, alla fine...sono cose semplici, ma possono
evitare un trauma o persino salvare una vita.
12 luglio 2008 si urlava contro il cielo
INTRO
UNA MAGIA DOPO L'ALTRA
uN PAESE CHE NON è DI CHI LO GOVERNA MA DI CHI CI ABITA
SMETTERE DI SOGNARE COME LO VORREMMO NON POTREBBE CHE PEGGIORARE LE COSE
ANDATE A FARE L'AMORE
CON IL VOSTRO UOMO
CON LA VOSTRA DONNA
CON CHI AVETE CONOSCIUTO QUESTA SERA
FATELO DA SOLI
MA FATELO
FATE I SOGNI CHE DOVETE FARE
MA SOPRATUTTO I SOGNI CHE MERITATE
DI UN PAESE CHE MERITATE
PERCHè X ME
VOI VI MERITATE TUTTO
venerdì 11 luglio 2008
deprescionsss
giovedì 10 luglio 2008
emilio e l'idraulico
martedì 8 luglio 2008
domani domani domani
un sorriso in più
Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo è talora eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno.
Nessuno è così povero da non poterlo dare.
Crea felicità in casa;
è sostegno negli affari;
è segno sensibile dell'amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo nella stanchezza;
nello scoraggiamento rinnova il coraggio;
nella tristezza è consolazione;
d'ogni pena naturale è rimedio.
Ma è un bene che non si può comprare,
né prestare, né rubare,
poiché esso ha valore solo
nell'istante in cui si dona.
E se poi incontrerete qualcuno
che non vi dona l'atteso sorriso,
siate generosi e date il vostro,
perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso,
come chi non sa darlo agli altri.
NOTIZIA INCREDIBILE
I vigili del fuoco lo hanno trovato all'interno della stanza da letto morto, probabilmente ucciso dalle emissioni gassose del suo corpo (scorregge). Tre pompieri intervenuti hanno addirittura perso i sensi. L'autopsia, ordinata dalla polizia, ha infatti rilevato una grande quantità di strane sostanze nel sangue dell'uomo, un americano di 47 anni. Secondo il medico legale lo sfortunato sarebbe dunque deceduto durante il sonno per avvelenamento da gas. Sarà vero? Dagli Stati Uniti giurano di si.
domenica 6 luglio 2008
AMORE E CONTORNI...
DEFINIZIONE DI AMORE
L'amore non e' il lamento di un violino morente,
e' il cigolio trionfante d'una molla del letto.
(S. J. Perelman)
DIFFERENZA TRA INFATUAZIONE ED AMORE
Infatuazione è quando pensi che lui sia sexy come George Clooney,
raffinato come Luca di Montezemolo, ricco come Silvio Berlusconi,
spiritoso come Woody Allen e muscoloso come Jean Claude Van Damme.
Amore è quando capisci che lui è sexy come Woody Allen,
raffinato come Jean Claude Van Damme,
spiritoso come Silvio Berlusconi, muscoloso come Luca di Montezemolo e
nulla come George Clooney;..... ma lo prendi ugualmente.
LEGGE DI TROISI
Se dici che quando c'è l'amore c'è tutto...ti sbagli.
Chella è 'a salute.
LEGGE DI LITTIZZETTO
C' e' una prova inconfutabile per verificare l' entità della pigrizia del tuo uomo.
Il modo in cui fa la pipì. Spiatelo.
Se fa la pipì da seduto rassegnatevi.
Se si stanca a fare quello, figuriamoci il resto!
DICHIARAZIONE DI AMORE DI LITTIZZETTO
Oh amore!
Tu per me sei come il pranzo di Natale, come il rutto di Capodanno, come le pulizie di Pasqua!
LEGGE DI FOREST (1)
Per fare l'amore bisogna essere in due, e non e' la stessa cosa che farlo due volte da solo.
LEGGE DI FOREST (2)
Fumare dopo aver fatto l'amore ha tutto un altro sapore.
Pensa che a volte io faccio l'amore solo per potermi gustare la sigaretta.
DILEMMA DI FOREST
Ma parita' dei sessi vuol dire che dobbiamo avercelo lungo tutti uguale?
ASSIOMA DI "LOVE STORY"
Amare significa non dover mai dire "mi dispiace". Ma "vaffanculo" si`!
LEGGE DI STENDHAL
L'amore e' un magnifico fiore che bisogna avere il coraggio di raccogliere sul bordo di un terribile precipizio.
ASSIOMA DI ZAMACOIS
L'amore non e' cieco, e' presbite.
Infatti comincia a vedere i difetti man mano che si allontana.
REGOLA DI ROUSSEAU
Per scrivere una buona lettera d'amore, bisogna iniziare senza sapere che
cosa si vuole dire e finire senza sapere che cosa si e' scritto.
LEGGI DI ARTHUR
1. Le persone che ti piacciono pensano immancabilmente che tu gli ricordi qualcuno.
2. La lettera d'amore che ti sei finalmente deciso a spedire arriverà sufficientemente in ritardo per permetterti di fare lo scemo di persona.
LEGGI DI GILLENSON SULL'INNAMORAMENTO
1. Non innamorarti mai di una voce al telefono.
2. Non innamorarti mai dell'aspetto di una persona da dietro.
LEGGE DI ALTAN (1)
Come liberarti di quella palla di tuo marito? Privatizzalo.
LEGGE DI ALTAN (2)
La tua religione ti proibisce di avere rapporti prematrimoniali?
Dagliela ad un uomo sposato.
PERLA DELLE PERLE...
Amare e' soffrire. Se non si vuol soffrire non si deve amare.
Pero' allora si soffre di non amare, pertanto amare e' soffrire,
non amare e' soffrire e soffrire e' soffrire.
Essere felici e' amare, allora essere felici e' soffrire, ma soffrire ci
rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare o amare e soffrire o soffrire per troppa felicita'...
( Woody Allen).
il denaro
Puo' comprare una casa ma non un focolare
Puo' comprare un letto ma non il sonno
Puo' comprare un orologio ma non il tempo
Puo' comprare un libro ma non la conoscenza
Puo' comprare una posizione ma non il rispetto
Puo' pagare un dottore ma non la salute
Puo' comprare l'anima ma non la vita
Puo' comprare il sesso ma non l'amore
Parlami
Parlami, amore mio!
Dimmi a parole quello che hai cantato.
La notte è buia.
Le stelle si nascondono tra le nuvole.
Il vento soffia tra le foglie.
Scioglierò i miei capelli.
Il mio mantello azzurro mi avvolgerà
come la notte. Stringerò la tua testa
al mio petto; nella dolce solitudine
sospirerò sul tuo cuore.
Socchiuderò i miei occhi e ascolterò.
Non ti guarderò il viso.
Quando le tue parole cesseranno,
staremo fermi e in silenzio.
Solo gli alberi bisbiglieranno nell'oscurità.
La notte impallidirà.
Spunterà l'aurora.
Ci guarderemo negli occhi
per l'ultima volta e andremo ognuno
per la sua strada.
Parlami, amore mio!
Dimmi a parole quello che hai cantato.
(Rabindranath Tagore )
un sorriso...
Un sorriso arricchisce chi lo riceve, senza
impoverire chi lo dona, non dura che
un istante, ma il suo ricordo è talora eterno.
E' un bene che non si può comprare,
nè prestare, nè rubare, poichè esso ha
valore solo dall'istante in cui si dona
(P. Faber)
siamo onde che...
sabato 5 luglio 2008
ANCHE IL LIGA è PARTITO....
Grande entusiasmo, venerdì sera a San Siro, per la tappa inaugurale del tour estivo negli stadi di Luciano Ligabue. Milano ancora una volta ha risposto con il tutto esaurito (ma nel terzo anello qualche posto vuoto c'era) all'arrivo del musicista di Correggio. Scaletta che inizia con una Certe notti che parte acustica per poi coinvolgere tutta la band, in formazione rinnovata per questo tour: Federico Poggipollini (chitarre), Niccolò Bossini (chitarre), Josè Fiorilli (tastiere), Luciano Luisi (tastiere), Michael Urbano (batteria) e Kaveh Rastegar (basso).
Seguono Il centro del mondo, Quella che non sei, Ho perso le parole, I ragazzi sono in giro, Ho messo via, Ho ancora la forza, Questa è la mia vita, Salviamoci la pelle, Leggero, Piccola stella senza cielo, accompagnata come già durante il tour di Ellesette dalla performance di un'acrobata. E poi l'omaggio ai R.E.M. di A che ora è la fine del mondo, Libera nos a malo,Vivo morto o x, Non è tempo per noi, con i primi dieci articoli della Costituzione che scorrono sul video con l'aggiunta di un articolo 1001 dedicato ai divieti made in Milano: "Il rock dovrebbe essere suonato al volume che serve". Parole sante, visto che persino gli U2 e Springsteen sono stati penalizzati dai volumi troppo bassi durante i loro ultimi concerti a San Siro.
Tutta la serata è all'insegna dei classici, così come le due recenti antologie di Ligabue, ecco allora Urlando contro il cielo, Tra palco e realta e Balliamo sul mondo, fino al finale di Buonanotte all'Italia, suonata mentre scorrono sul megaschermo i volti in bianco e nero di italiani illustri come Totò, Alberto Sordi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Federico Fellini, Enzo Ferrari ed Enzo Biagi.
Si replica sabato 5 a Milano e poi a Firenze il 9 luglio (Stadio Artemio Franchi), Bari il 12 luglio (Arena delle Vittorie), Cosenza il 15 luglio (Stadio San Vito), Roma il 18 luglio (Stadio Olimpico), Cagliari il 22 luglio (Fiera) e Palermo il 26 luglio (Velodromo).
ARTICOLO TRATTO DA: WWW.delrock.it
venerdì 4 luglio 2008
once
giusta o sbagliata
Per tutta la vita
Non fai che sognare
E poi non si sa mai
Da grande che fai
E vieni al mondo un pò così
Senza aver detto neanche un si
E' giusta o sbagliata
La strada che fai
Ma chi se ne frega
Corri e non fermarti mai
Non vivi per niente
Fai quello che vuoi
Dimmi da che parte vai
Che ci incontriamo prima o poi
E passi la vita
A darti un motivo
E quello che fai
Non ti basta mai
E stai al mondo un pò così
Ti senti vivo o giù di lì
E si ti chiedi chi sei tu
E' un lungo viaggio salta su
martedì 1 luglio 2008
il number one della risata
La felicita e le gioie della vita non sono delle mete ma un viaggio
quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per
questo o per quello e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato quest'età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi
problemi, quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze
meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.
Ma se non cominciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovremo sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere d'essere felici, qualunque
cosa accada.
Alfred Souza dice "Per tanto tempo ha avuto la sensazione che la mia vita
sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre
ostacoli da superare strada facendo, qualcosa d'irrisolto, un affare che
richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati.
In seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi
ostacoli erano la vita."
Questo modo di percepire le cose ci aiuta a capire che non c'é un mezzo
per essere felici ma la felicita è il mezzo. Di conseguenza, gustate
ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete
dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare
insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordatevi che il tempo non
aspetta nessuno. Allora smettete di aspettare di finire la scuola, di
tornare
a scuola, di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, di avere dei figli, di
vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di
sposarvi, di divorziare.
Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una
nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e
decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente.
La felicita e le gioie della vita non sono delle mete ma un viaggio.
Un pensiero per oggi:
Lavorate, come se non aveste bisogno di soldi;
Amate, come se non doveste soffrire;
Ballate, come se nessuno vi guardasse.