domenica 7 settembre 2008

Forse il mondo é una ferita e qualcuno la sta ricucendo

Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà....
Immobile, con la lanterna spenta in mano, Elisewin sentiva il proprio nome arrivarle da lontano, mescolato al vento e al fragore del mare. Nel buio, davanti a se, vedeva incrociarsi le piccole luci di tante lanterne, ognuna sperduta in un suo viaggio sull'orlo della burrasca.
Non c'erano, nella sua mente, né inquietudine, né paura. Un lago tranquillo le era esploso, tutt'a un tratto, nell'anima. Aveva lo stesso suono di una voce che conosceva.
..... Un passo dopo l'altro, fino ad arrivargli vicino. E dirgli: "Non mi farai del male, vero?"  "No"......
Allora Elisewin prese tra le mani il volto di quell'uomo, e lo bacio'.
Chi l'avrebbe mai detto che baciando gli occhi di uomo si possa vedere cosi' lontano? ....
Lui la guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte. Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. Qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine- uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare - vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere - sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentire- perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo - ricevere - senza domande, perfino senza meraviglia - ricevere -solo- ricevere- negli occhi - il mondo....
... E nemmeno si erano dovuti cercare, questo é incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi... riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo é il meraviglioso....
Se solo la conoscessero....tutti continuerebbero a raccontare la storia di quei due e di un'intera notte passata a restituirsi la vita, l'un l'altra, con le labbra e con le mani... uno dentro l'altra - ogni palmo della pelle un viaggio, di scoperta.... perché nessuno possa dimenticare che non si é mai lontani abbastanza per trovarsi....
...Forse il mondo é una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano - e nemmeno é amore, questo é stupefacente, ma é mani, e pelle, labbra, stupore, sesso, sapore -tristezza, forse - perfino tristezza - desiderio - quando lo racconteranno non diranno la parola amore - mille parole diranno, e taceranno amore. Tace tutto, intorno....
E' la musica che é difficile, questa é la verità, é la musica che é difficile da trovare, per dirselo, li', cosi' vicini, la musica e i gesti, per sciogliere la pena....la musica giusta perché sia una danza, in qualche modo, e non uno strappo quell'andarsene, quello scivolare via, verso la vita e lontano alla vita, strano pendolo dell'anima, salvifico e assassino, a saperlo danzare farebbe meno male.... e sanno che, ad averne il coraggio, solo il silenzio lo sarebbe, musica, esatta musica

 

tratto da -Oceano del Mare- A. Baricco

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